Walter Treppiedi

Il cortometraggio sarà proiettato sabato 21 settembre dalle ore 17.00 nella Sala della Santissima Annunziata del Chiostro di S. Agostino.

Walter Treppiedi, di Elena Bouryka, Italia, 2018, 15’

Una giornata in macchina con Walter Treppiedi: un talent manager di generici, attrici ed escort. Al suo fianco, la sua guardia del corpo sempre malata: un Rottweiler di nome Nero. La missione di Walter è quella di dire sempre la verità: la sua verità. Ma gli altri sono capaci di sentirla?


Elena Bouryka

Elena Bouryka

Elena Bouryka, dal 2003 inizia un percorso da attrice studiando con Francesco Sapio al “Duse International” e Dominique de Fazio. Diventa poi membro del “CREASTUDIO” di De Fazio dedicandosi alla scrittura e regia. Altre linee guida sono Susan Batson, “TRACCE” e “CORSO SCRIPT/RAI” .. Nel 2017 si avvicina anche alla drammaturgia Lucia Calamaro. Comincia la sua carriera tra il 2003 e il 2007 partecipando a diverse trasmissioni di intrattenimento e parodia di Marco Giusti e Gianni Boncompagni. Esordisce come attrice nell’opera prima di Fausto Brizzi “Notte prima degli esami” e colleziona nell’arco di pochi anni varie esperienze da protagonista o coprotagonista lavorando con Mimmo Calopresti, Simona Izzo, Vincenzo Terracciano, Lamberto Bava e tanti altri. Esordisce nel 2012 come regista col cortometraggio “Meglio se stai zitta”, con il quale vince alcuni riconoscimenti tra cui il Primo Premio del Festival delle Feste Europeo e la menzione speciale Premio Afrodite. Nel 2019, il suo secondo corto “Walter Treppiedi”. Collabora al casting e partecipa come acting-coach nei film di Daniele Luchetti “Io sono Tempesta”(2017) e “Momenti di trascurabile felicità”/ infelicità”(2018).

Parola alla regista

Nella mia vita da attrice, mi è capitato di incontrare persone bizzarre. In questo piccolo film, ho messo insieme più fili di un enorme puzzle di un mondo nascosto che vive proprio sotto le finestre dei quartieri più benestanti. Nessuno è buono e nessuno è cattivo, ma ognuno ha una propria ideologia e convinzione su come va il mondo. Pur raccontando lo scorretto, si può stare dalla parte dei personaggi e volergli bene. La principale missione è stata quella di mettere gli attori a loro agio con i personaggi interpretati e sopratutto togliere ogni giudizio.